Vicenza (IT), Saint Marie aux Mines (FR),
m 10,50 x 4
2016
Abbiamo realizzato il progetto che rappresenta lo scenario di una città italiana dell’anno 3000.
In Milano 3000 descriviamo una città abitata solo dalle sue architetture, un'immagine cupa, satura, nauseante, in cui l'unico elemento vivo è un enorme ventilatore che sembra dare ossigeno a quell'atmosfera ma che può diventare il chiaro simbolo di un forte vento purificatore che porti via con se anche quel brutto incubo.

Dettagli di costruzione del grattacielo
I campionari di sete italiane per cravatte ci hanno aiutato molto nella rappresentazione dei serramenti dei grattacieli, abbiamo sfruttato le geometrie tipiche delle cravatte maschili, i riquadri, le losanghe, le strisce di ogni dimensione.
I colori stessi si sono adattati perfettamente al nostro progetto di rappresentare l'atmosfera della vita milanese.

Luna di feltro
Grazie all'infeltrimento della lana cardata abbiamo potuto ottenere l'effetto desiderato del corpo celeste in evoluzione.
Il nostro progetto prevedeva che la luna nel prossimo millennio si sarebbe scontrata con un altro corpo celeste, spaccandosi, e lanciando i suoi pezzi verso il sole.

I binari della stazione
Antiche tracce della vecchia stazione ferroviaria registrano l'avvenuto dissesto geologico superficiale.
La metropoli in mille anni cresce e abbandona le vecchie vestigia lasciandole al proprio degrado.
La storia prosegue inesorabile sulle orme del tempo.

Il livore delle acque
Fra 1000 anni il mare arriverà in città, e trascinerà molte testimonianze dell'inquinamento raccolto lungo il suo percorso.
Le acque livide rappresentano l'inevitabile conseguenza all'incuria e al degrado ambientale.

Cielo e grattacielo
Un complesso urbano cresciuto nel disordine dove puoi nitidamente distinguere gli elementi emblematici di quella città.
Memorie di un mondo passato che appaiono in un vistoso stato di completo abbandono ma che rivivono il loro splendore in fedeli copie ingigantite.